lunedì 14 marzo 2011

Presentato "Briganti in Calabria"

Grande interesse intorno al libro di Antonio Caroleo, edito da Ursini

Catanzaro - Grande interesse intorno al libro “Briganti in Calabria” di Antonio Caroleo, pubblicato da Ursini Edizioni, la cui presentazione si è tenuta sabato scorso nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico “Ercolino Scalaro” di Catanzaro. All’incontro, promosso dall’Associazione “Oppidum Galliani”, presieduta dallo stesso Caroleo, e dall’Associazione “Mithos” di Jeso Marinaro, hanno partecipato decine di studiosi e semplici cittadini, provenienti da tutta la provincia.Sul volume, dopo i saluti di G. Battista Scalise, critico della casa editrice, del dirigente dell’ITIS, Francesco Priolo, e dell’assessore comunale alla cultura, Antonio Argirò, hanno relazionato Ulderico Nisticò, Francesco Tigani Sava, Giovanni Le Pera e Antonio Garcea. Nisticò ha posto in evidenza la dignità politica del brigantaggio, attraverso l’esposizione di fatti ed episodi storici, riti, usi e costumi che hanno destato attenzione e interesse nel qualificato pubblico presente. La parte antropologica è stata trattata da Francesco Tigani Sava il quale, con acume e completezza d’indagine, ha esposto gli aspetti più interessanti delle caratteristiche umane del brigante di Calabria, non mancando di evidenziare gli errori commessi dalla scienza positivista di Cesare Lombroso, studioso di antropologia criminale, che in Calabria trascorse tre mesi della sua vita al seguito dell’esercito sabaudo. Tigani Sava ha messo in evidenzia gli eccessi e le storture di giudizi frettolosi espressi sulla Calabria, considerata paradiso terrestre, e sui calabresi, giudicati diavoli autori dei propri mali. Il terzo aspetto, quello storico-sociale, è stato curato da Giovanni Le Pera. Con la sua consueta bravura, Le Pera ha fatto un excursus storico sul fenomeno del brigantaggio in Calabria e sui monti della Sila, partendo dalla rivolta degli schiavi guidati da Spartaco, da molti considerato l’archetipo del brigante quale ribelle e uomo libero.Infine, Antonio Garcea, già direttore coordinatore della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria, ha illustrato atti e documenti conservati presso l’Archivio di Stato, relativi alle numerose cause penali istruite nei confronti di bande di briganti della provincia di Catanzaro. Il libro pubblicato dalle Edizioni Ursini ha offerto quindi lo spunto per un’approfondita analisi del fenomeno brigantaggio, sia dal punto di vista socio-antropologico che politico. A fine presentazione, nei locali del San Giovanni, è stata inaugurata una specifica mostra di artisti contemporanei, a cura di Jeso Marinaro, G. Paolo Pancari Doria e Pierluigi Rottura. La mostra, alla quale hanno aderito una cinquantina di artisti di tutta la regione, rimarrà aperta fino al 20 marzo, dalle ore 9,00 alle ore 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00.Le Edizioni Ursini, nei prossimi giorni, festeggeranno il 150° anno dell’Unità d’Italia con la pubblicazione di un altro interessante volume dal titolo “Il brigantaggio nel catanzarese: realtà, leggenda, memoria e testi di tradizione orale”, a cura di Silvestro Bressi e Vito Teti.

Tavolo relatori: Scalise, Caroleo, Tigani Sava, Nisticò, Priolo, Le Pera, Garcea.


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