mercoledì 14 luglio 2010

Premio "Vivarium" ad honorem

A Mons. Antonio Cantisani uno dei tre riconoscimenti.Gli altri due premiati saranno Vincenzo Belcamino ed Emilio Grimaldi.
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Catanzaro - Saranno tre gli autori della provincia di Catanzaro che il prossimo 29 luglio, alle ore 18, nella Sala Sancti Petri dell’Arcivescovado, riceveranno il Premio “Vivarium” ad honorem, promosso dall’Associazione culturale “Accademia dei Bronzi” e riservato ad opere di storia locale o a di filosofia su temi di argomento religioso.
Per questa edizione, la Giuria composta da G. Battista Scalise, Mario Donato Cosco, Antonio Maduri, Mauro Rechichi e Vincenzo Ursini, sulla base delle segnalazioni di ciascun componente, ha deciso di premiare mons. Antonio Cantisani, per il volume La forza del sorriso: Mons. Fiorentini, arcivescovo di Catanzaro e vescovo di Squillace (1919-1956); Vincenzo Belcamino per il volume Sant’Antonio e i ferrovieri di Catanzaro Lido ed Emilio Grimaldi per Kierkegaard e la comunicazione della verità.
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Con il volume La forza del sorriso - scrive la giuria - mons. Cantisani offre un profilo biografico completo sul pensiero e le scelte di fondo che hanno caratterizzato l’impegno pastorale di mons. Fiorentini, arcivescovo di Catanzaro durante il primo dopoguerra, la dittatura fascista e la tragedia della seconda guerra mondiale. Un libro che è anche storia della Chiesa universale, storia della Chiesa di Calabria, ma soprattutto Storia della Chiesa di Catanzaro.

Nel volume Sant’Antonio e i ferrovieri di Catanzaro Lido, con prefazione di Fra’ Luciano Bertazzo, direttore del Messaggero di S. Antonio, Belcamino racconta la devozione dei ferrovieri di Catanzaro Lido al Santo di Padova; devozione che parte dal lontano 22 agosto del 1943, quando anche sul quartiere marinaro imperversarono i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale.
Da quell’attacco tutti i ferrovieri, eccetto uno, uscirono miracolosamente illesi e attribuirono il loro salvataggio alla protezione di Sant’Antonio, proclamato in precedenza loro protettore. Un volume di storia e fede che Belcamino ha offerto con grande umiltà e partecipazione emotiva a tutti i catanzaresi.

Emilio Grimaldi, con Kierkegaard e la comunicazione della verità analizza, con puntuale meticolosità, le categorie centrali del pensatore danese, nella prospettiva della inseparabilità tra la vita dell’Autore e il suo scritto. Laureato in Filosofia alla Sapienza, dopo aver conseguito il Baccalaureato in filosofia con il giudizio di Summa cum laude all’Università Pontificia, Grimandi è entrato a contatto con docenti e maestri del calibro di Aniceto Molinaro, Angela Ales Bello, e Antonio Livi, con i quali ha avuto significativi rapporti dialettici. Il libro offre un quadro più che esauriente su Kierkegaard filosofo, teologo, mistico, poeta e religioso, ma soprattutto sul suo concetto di “comunicazione”.
Nel prossimi giorni saranno resi noti i vincitori delle altre due sezioni del Premio Vivarium, dedicate a Giovanni Paolo II e Magno Aurelio Cassiodoro.

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