mercoledì 24 giugno 2009

Berlusconi, il berlusconismo e il declino morale dell’Italia

La sua forza eversiva.
La collusione scandalosa dei Vescovi italiani e la denuncia di Famiglia Cristiana.
di Domenico Condito
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Nei giorni scorsi, nell’articolo dedicato alla Giornata Mondiale del Rifugiato, avevo definito il “berlusconismo” il più potente fenomeno anti-cattolico prodotto in Italia negli ultimi cento anni. Il riferimento era a un “sistema di disvalori”, veicolato da un impero mediatico unico al mondo, ampiamente responsabile, a mio avviso, del declino etico e civile in atto oggi nel nostro Paese, un tempo a maggioranza cattolica. Sicuramente Berlusconi ne è la rappresentazione più emblematica, ma si tratta di un fenomeno ben più vasto e profondo che sta destrutturando la democrazia e la coscienza etica degli italiani. Ciò che inizialmente era solo una strategia aziendale, si è trasformata gradatamente in tendenza sociale, per poi sfociare in un ampio progetto politico che sta cambiando i connotati del Paese. Certo, con il sostegno della stragrande maggioranza degli italiani. Ma è proprio in questo paradosso che risiede la straordinaria forza eversiva del “berlusconismo” e del suo leader carismatico, padrone della più grande concentrazione di "armi" di condizionamento di massa esistente oggi al mondo.
Sicuramente, negli ultimi cento anni, l’Italia ha conosciuto esperienze eversive drammaticamente più cruenti, come il fasc
ismo e il terrorismo, ma nessuna di queste era mai riuscita a conquistare la “coscienza” del Paese. In entrambi i casi, la reazione degli Italiani fu eroica e decisiva. Oggi nella pratica della vita individuale e sociale il “berlusconismo” e tutto il suo “ciarpame” mediatico prevalgono addirittura sugli orientamenti della stessa Chiesa cattolica, non più principale riferimento morale e culturale del Paese. E sottolineo questo aspetto solo per evidenziare quanto l’attecchimento del “berlusconismo” fra gli italiani sia così radicato, diffuso ed egemonico rispetto a qualsiasi altra tendenza o fenomeno socio-politico mai conosciuti prima. D’altronde è noto a tutti che la supposta prevalenza dei cattolici in Italia non vada oltre l’adesione formale alle istituzioni ecclesiastiche, e che il dato statistico non sia affatto sostenuto da una forte e coerente azione degli stessi nella società civile. Cresce invece la collusione dei cattolici con le lusinghe del potere berlusconiano e con le mollezze del suo edonismo ammiccante. Una tendenza che finirà per svuotare le chiese italiane, più di quanto non fece il comunismo reale nei paesi dell’Est europeo. Persino la Conferenza Episcopale Italiana, che ha sempre rivendicato il diritto d’intervenire nella vita pubblica italiana per la difesa dei valori morali, sembra incapace di assumere una posizione netta rispetto alla deriva berlusconiana, finendo per colludere con essa.
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Del pericolo sembra accorgersi, invece, il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, che sollecita un intervento più deciso della Chiesa in relazione alla grave crisi morale che attraversa il Paese. Nel nuovo numero della rivista, il direttore don Antonio Sciortino (nella foto), risponde ai suoi lettori sulle accuse rivolte in questi giorni al premier e definisce Berlusconi “indifendibile”. Il direttore del settimanale cattolico scrive che “i cristiani (come dimostrano le lettere dei nostri lettori) sono frastornati e amareggiati da questo clima di decadimento morale dell'Italia, e attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno disincantata”, aggiungendo che “a tutto c'è un limite”.
“Quel limite di decenza è stato superato. Qualcuno ne tragga le debite conclusioni”, sottolinea don Antonio, in un apparente riferimento alla frequentazione di “escort” da parte del premier, ipotesi emersa in una inchiesta della procura di Bari che sta facendo il giro del mondo.
“Non si può far finta - spiega il religioso - che non stia succedendo nulla, o ignorare il disagio di fasce sempre più ampie della popolazione, e dei cristiani in particolare. Il problema dell'esempio personale è inscindibile per chiunque accetta una carica pubblica. In altre nazioni se i politici vengono meno alle regole (anche minime) o hanno comportamenti discutibili, sono costretti alle dimissioni. Perché tanta diversità in Italia?", si chiede Sciortino. "Chi esercita il potere, anche con un ampio consenso di popolo, non può pretendere una zona franca dall'etica", continua il religioso.
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Naturalmente bisogna dire che Berlusconi non risulta al momento indagato, e che lo stesso nega di aver mai pagato per avere la compagnia di una prostituta. Secondo il premier ci sarebbe un complotto, l’ennesimo, dietro l’inchiesta barese sull’induzione alla prostituzione, in cui risulta coinvolto un imprenditore pugliese, accusato d’aver pagato giovani donne per partecipare a feste nelle residenze del premier di Villa Certosa in Sardegna e Palazzo Grazioli a Roma. Comunque vada per il Presidente del Consiglio, che vogliamo pensare assolutamente estraneo ai fatti indagati a Bari, l’indagine pugliese ci restituisce l’immagine di un Paese corrotto, devastato da una crisi morale epocale, con risvolti pubblici clamorosi e inquietanti, intollerabili in qualsiasi altro paese civile. A maggior ragione sorprende il silenzio dei Vescovi italiani, sempre pronti a intervenire con vigore per difendere la scuola privata, o per “orientare moralmente” il voto degli italiani, ma colpevolmente “assenti” nel momento in cui la dignità del Paese sembra andarsene proprio “a puttane”.
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5 commenti:

Ana Tapadas ha detto...

De facto a bela Itália não merece este boémio...pergunto-me sobre o que está acontecer com as democracias ocidentais.
beijinho

Anonimo ha detto...

Sono giunto a questo interessantissimo sito per caso. Aggiungo una riflessione sul berlusconismo e la decadenza morale in Italia. Lo dico subito: mi sento stanco, stanco ed esausto. Nonostante l'impegno civile, sociale e culturale di tante persone e istituzioni che hanno a cuore l'etica e la cultura, la giustiza e l'intelligenza, mi sento sempre più sprofondare nel fango. Il berlusconismo è pervasivo, come il famoso Blob di quel film fantahorror degli anni '50. E' un processo inarrestabile. Stiamo sprofondando in un baratro di indecenza, di decadenza morale, dove il ridicolo, la sfacciataggine,il mostruoso sono assurti a valori guida delle coscienze. Provo schifo per come sta degenerando la società italiana. E lui, il cavaliere dal sorriso stampato, trionfa su tutto, impunito, con quella odiosa faccia da spudorato. Mi vergogno di essere italiano. Cerco rifugio nei testi classici greci, latini, rinascimentali, evito il più possibile tv e gossip giornalistici. Ma lo sterco è sovrano.
un italiano annichilito

Anonimo ha detto...

ma c'è qualcuno che è convinto che nel nostro stivale esista ancora un'opinione pubblica che possa, cioè sia in grado o, semplicemente voglia ancora assumere un atteggiamento di condanna al "mostruoso assurto a valore guida"?

Anonimo ha detto...

è quello lì nella foto in giacca e cravatta sarebbe un prete ?
don sciortino ? il prete che critica berlusconi ?
ma mi faccia il piacere
ma vedi un pò da quale pulpito viene la predica
quello è il berlusconi ecclesiastico

Markus ha detto...

Famiglia Cristiana è di proprietà dei famigerati Paolini, ovvero "i compagni" all'interno della Chiesa, nessuna sorpesa quindi che sposi le tesi della sinistra.

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