mercoledì 17 dicembre 2008

Maurizio Feraudo (Idv) su malagiustizia in Calabria

Il capogruppo regionale di Idv denuncia le responsabilità della politica: "Siamo coinvolti un pò tutti"

“Ci sono tanti problemi per la giustizia delle nostre periferie calabresi, a cominciare dai mezzi sempre più risicati, e tanti guai per chi coltiva i valori della legalità dalle nostre parti”. Giustizia e legalità: non è la prima volta che il presidente del gruppo consiliare di Italia dei Valori in Consiglio regionale affronta questo tema, e lo fa anche questa volta in maniera lucida e precisa.
“Il nostro è un territorio dove l’omertà è una regola d’oro per tanti e si fa fatica a vincere alcune battaglie di civiltà, tant’è che gli inquirenti più bravi spesso incappano in problemi di isolamento. E’ anche vero, però, che non bisogna essere solo critici e non dobbiamo nasconderci dietro un dito, ma dobbiamo ammettere che in mezzo a tante problematiche pure naviga gente esperta, professionisti di valori, uomini dello Stato che combattono spesso da soli contro tutti”. L’omertà è quella cosa che mette in difficoltà la magistratura, chi indaga e non facilita certo le cose. Lo stesso Feraudo lo sottolinea. “Qualcosa non torna nei conti del settore. Non sempre le operazioni della nostra magistratura calabrese sono note al grande pubblico. Accade, infatti, che su alcune grandi questioni cali un silenzio strano, spesso sospetto. E’ l’omertà, appunto, di un Sud che non perdona i più validi dei suoi figli se questi ultimi hanno l’ambizione di dire “basta” a certe regole non scritte, a certe collusioni, a certe spire mortali”. Al riguardo Feraudo non fa sconti a nessuno, dicendo chiaramente che tutti siamo colpevoli di un andazzo del genere, non solo la politica. “Siamo coinvolti un po’ tutti. Infatti, non si può sempre e soltanto accusare del peggio la politica, che pure ha le sue colpe, ci mancherebbe altro. Tutto giusto, ma il cittadino? Che fa la nostra gente? Perché non testimonia, non denuncia, non vede e non sente e non sa mai nulla?”. Per il presidente di Idv è questa sotto-cultura che va combattuta, altrimenti tutto diventa vano e forse impossibile. “Anche gli sforzi di quegli investigatori seri che cercano di colpire al cuore la ‘ndrangheta diventano inutili, a questo punto. Con il silenzio sospetto di noi tutti siamo destinati alla sconfitta certa. Urlando invece, raccontando le nostre verità, tutto può essere. In meglio”.

Ufficio Stampa di Maurizio Feraudo, Presidente Gruppo Italia dei Valori

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