mercoledì 6 agosto 2008

Le origini dell'Italia in Calabria, fra il Golfo di Squillace e quello di Sant'Eufemia, e l'istituzione dei "sissizi"

IN UN BRANO TRATTO DALLA POLITICA (VII-H, 9-10, 1329 b) DI ARISTOTELE
 
"Ora pare che non sia una scoperta nuova o recente dei filosofi politici che lo stato si debba distinguere in classi separate e che quella dei militari sia diversa da quella dei contadini. In Egitto esiste ancor oggi un ordinamento in tal guisa e pure a Creta: in Egitto, a quanto dicono, in forza della legislazione di Sesostri, in Creta di quella di Minosse. Antica par che sia pure l'istituzione dei sissizi: quelli di Creta si ebbero sotto il regno di Minosse, quelli d'Italia furono molto più antichi di questi. Raccontano i dotti che uno degli abitanti di quella terra, un certo Italo, diventò re dell'Enotria, che dal suo nome, mutato l'antico, si chiamarono Itali invece di Enotri, e che da lui prese la denominazione d'Italia tutta quella penisola d'Europa compresa tra i golfi Scilletino e Lametico, i quali distano tra loro mezza giornata di viaggio. Dicono pure che questo Italo fece contadini gli Enotri che erano nomadi e dette loro altre leggi e per primo istituì i sissizi: è per ciò che ancora oggi alcuni dei suoi successori usano i sissizi e talune leggi di lui". (Aristotele, Politica, Editori Laterza, Roma-Bari 1993, p. 240-241)

Antonio Nunziante, Viaggio nel tempo
Olio su tela, 100x120 cm.

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